"Il bene sopra ogni cosa".
Certamente non sopra il mio cadavere.

Dalla gentilezza può nascere cattiveria.
Dalla gentilezza deve nascere cattiveria.
Adesso si viva ancora un pò e si goda
della rovina altrui.

Questa lancia punge.
Stringo tra le mani la sua lama.
Il sangue puzza.
Il potere mi ubriaca.
Scivolo.
Le mie lacrime tracciano
un nuovo cammino.

Struggente!
Dilaniare l'anima,
infilarla dentro un barattolo
con mezzo litro di alcool.
Lasciare macerare comodamente.
Due o tre mesi e poi...
Sciroppo di derelitto.
Gustatelo con una tazza di tè.

Versi, rime, metri.
Lacrime e sentimenti.
Poesia.

E adesso?

"Feccia del genere umano! Lottate e
fatevi squartare per la patria. Non esiste
dignità che possa salvarvi, dunque crepate
e toglietevi di mezzo...".
Belle parole! Meglio fuggire, che qui la vita
vale molto meno di un sasso.

La solitudine è un peso insopportabile.
Sulla sommità di una collina contemplo
le rovine che mi circondano. La tempesta
giunge veloce a funestare pensieri e opere.
Il peso delle scelte personali
disturba il cuore tanto quanto un'emorragia
inarrestabile. Pur solo, si combatta per sopravvivere.
Chiunque è cristianamente ostile.