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venerdì 12 febbraio 2010

Ti ho sognata, ti ho cercata, ti ho trovata.
Non so perchè.

Le ali di una libellula sono così fragili.

Le strade della vita sono incerte,
Danzo sul ciglio della strada.

Le ali di una libellula sono così lucenti.

Ho perso i miei piedi,
Rimane una penna e una goccia di inchiostro.

Le ali di una libellula sono così veloci.

Sogno sotto capelli di donna,
ho perso le mie mani.

Le ali di una libellula viaggiano lontano attraverso sogni ed emozioni.
Ho ripreso a vomitare cazzate.
Danzo attraverso l'aria melmosa di Milano.

Ho ripreso a vomitare cazzate.
Un pallido sole mi prende per il culo.

Ho ripreso a vomitare cazzate.
Non trovo speranza in nessun piccolo passo.

Ho ripreso a vomitare cazzate.
Ogni lacrima che mi solca somiglia a un grido di dolore

Ho ripreso a vomitare cazzare.
Qui è come essere sordi e muti.

Ho ripreso a vomitare cazzate.
Un delirio onirico. Non svegliatemi. Oppure sì, svegliatemi...

Prendetemi per il culo...
Addentiamo le sbarre,
spezziamoci i denti.
Voglio sangue che scorre dalla bocca.
Copioso, arterioso, fluente.
Voglio sentire le gocce cadere, una ad una.
Che rompano il silenzio delle vostre vite.
Non sono io ad aver perso la poesia,
E' la poesia che non riesce più a trovarmi.
Essa naviga per l'oceano della perdizione.
Si è dunque persa, lontana senza più ritorno.
Un lacrima riga le onde del passato.